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Tag: ecommerce

E-commerce: per aumentare le vendite serve la giusta strategia

Molti imprenditori si trovano di fronte a un enigma frustrante: nonostante le promozioni attive, l’e-commerce sembra non generare le vendite sperate. La tentazione è quella di attribuire il problema all’offerta stessa, ma spesso le cause dei mancati acquisti risiedono altrove.

In questo articolo esploreremo le vere motivazioni che possono compromettere il successo di una piattaforma e-commerce e come il web development unito a precise implementazioni di marketing strategico possono fare la differenza.

Perché fare sconti non è sufficiente?

Le promozioni possono essere uno strumento potente, ma non sono la panacea per i problemi di conversione. Se il vostro sito e-commerce non converte i visitatori in clienti, è davvero improbabile che una promozione risolva da sola la situazione.

Ecco alcune cause comuni di inefficienza negli e-commerce che vanno oltre il semplice pricing:

  • Funnel di marketing inefficaci
  • Problemi di targeting 
  • Bug tecnici o problemi di usabilità del sito
  • Carrelli abbandonati
  • Assenza di integrazioni o automazioni strategiche

Funnel di marketing: il cuore di ogni strategia

Dall’atterraggio sul sito fino all’acquisto, un funnel di marketing efficace guida l’utente attraverso un percorso chiaro e ben delineato. Quando il funnel non è ottimizzato ad hoc in base a specifici obiettivi o è assente, il risultato non può essere altro che un elevato tasso di rimbalzo o di carrelli abbandonati.

Tra gli errori più comuni troviamo:

  • Copy poco persuasivo: testi generici o non focalizzati sui reali bisogni dell’utente.
  • Call to action poco visibili o inefficaci: pulsanti che non spiccano o non invitano a compiere l’azione desiderata, con una ripercussione considerevole sulle conversioni.
  • Navigazione caotica: un menu poco intuitivo o una struttura complessa del sito allontanano i clienti, rendendo caotica la loro esperienza di acquisto online.

Problemi di targeting: parlare al pubblico giusto

Anche il miglior e-commerce fallirà se non si rivolge in maniera mirata al giusto pubblico. Un targeting impreciso porta traffico non qualificato, che difficilmente si trasforma in conversioni, e di conseguenza in acquisti.

Come risolvere?

  • Analisi dei dati: utilizzare strumenti come Google Analytics è fondamentale per capire chi visita il tuo sito, cosa cerca e tenere traccia delle preferenze e del comportamento di acquisto degli utenti.
  • Personalizzazione: adattare i contenuti e le promozioni sull’e-commerce in base ai segmenti di pubblico delineati all’interno della vostra strategia e alle loro specifiche preferenze.

Bug tecnici: gli ostacoli latenti

Non c’è nulla di più frustrante per un utente che trovarsi di fronte a un sito lento nel caricamento o che non funziona in maniera corretta.

Bug tecnici della piattaforma come rallentamenti e problemi tecnici possono sabotare le vendite più di quanto si immagina.

Esempi comuni di bug includono:

  • Pagine che si caricano lentamente: secondo Google, il 53% degli utenti abbandona un sito che impiega più di 3 secondi a caricarsi.
  • Errori in fase di checkout: la mancanza, ad esempio, di un riepilogo finale dell’ordine potrebbe spazientire l’utente che, dovendo tornare indietro per verificare di aver inserito tutti i prodotti nel carrello, è più propenso ad abbandonarlo piuttosto che ripercorrere l’intero percorso di acquisto.
  • Incompatibilità con i dispositivi mobili: il mobile commerce rappresenta ormai il 72,9% delle vendite online, quindi un sito non ottimizzato per smartphone o tablet può rappresentare un grosso deterrente all’acquisto.

Inoltre, per verificare l’efficacia e l’efficienza del vostro e-commerce, un audit tecnico effettuato con cadenza periodica diviene fondamentale per individuare e risolvere questi problemi prima che sia troppo tardi.

Carrelli abbandonati: perché e come risolvere?

Secondo le statistiche, circa il 70% dei carrelli in rete viene abbandonato. Ma questo non significa sempre una perdita definitiva: molte di queste vendite incompiute possono essere recuperate attraverso implementazioni di marketing adeguate.

Alcune soluzioni possibili?

  • Email di recupero: inviare email di promemoria automatici agli utenti che hanno abbandonato il carrello senza completare l’acquisto.
  • Offerte su misura: rivolgere all’utente uno sconto aggiuntivo o la spedizione gratuita per incentivare il completamento dell’acquisto.

Integrazioni e automazioni: il segreto per un e-commerce performante

Le integrazioni e le automazioni di marketing per e-commerce sono spesso sottovalutate, ma possono fare la differenza tra un e-commerce mediocre e uno che invece converte.

Alcune specifiche integrazioni di marketing possono permettervi di fare la differenza, aumentando in maniera considerevole le performance del vostro e-commerce.

  • CRM integrato: per gestire i dati dei clienti e personalizzare l’esperienza.
  • Strumenti di marketing automation: secondo uno studio di Invesp, le aziende che usano la marketing automation vedono un incremento delle vendite del 14,5%.
  • Integrazioni con piattaforme di pagamento: assicurati che il processo di checkout sia fluido e sicuro e tenga conto dei principali metodi di pagamento utilizzati.

Un esempio pratico? Secondo una ricerca di HubSpot, l’utilizzo di strumenti di marketing automation per l’email marketing porta a un aumento del tasso di conversione del 50%!

Se il vostro e-commerce non sta performando come dovrebbe, è bene non cadere nella trappola di pensare che siano gli sconti a non funzionare: le vere cause dei mancati acquisti possono essere molteplici e richiedono uno studio e approccio di marketing strategico.

Un sito tecnicamente efficiente, un funnel di marketing ben progettato e un targeting preciso accompagnato dalle giuste integrazioni sono elementi essenziali per un e-commerce in salute che performa e converte visitatori qualificati in clienti in carne ed ossa.

Avete dubbi o domande sulla vostra strategia di e-commerce marketing? Parliamone

Black Friday B2B: la strategia per i vostri clienti

Siamo ormai a ridosso del Black Friday, l’opportunità commerciale più ghiotta del periodo pre-natalizio per moltissimi brand: è il momento che tanti Sales Manager aspettano con l’ansia del fedele devoto in attesa di un miracolo.

Perché? Perché è davanti a promozioni strabilianti e, quasi inimmaginabili, che si avverano i sogni di marketer e CEO: le vendite esplodono, si fidelizzano i clienti più fedeli e se ne acquisiscono di nuovi.

Ma il miracolo del Black Friday è alla portata anche delle aziende B2B?

La risposta è: certo che sì.

Il Black Friday fa la differenza. Anche per il B2B

Il Black Friday è un’arma potentissima anche per molte aziende B2B.

Basta leggere i dati.

Un sondaggio del 2018 condotto dalla Hopp Marketforshung di Berlino ha rivelato che circa il 70% dei rivenditori B2B tedeschi intervistati sono stati in grado di acquisire, grazie al Black Friday, nuovi clienti, arrivando ad aumentare in modo considerevole il proprio volume di fatturato.
Altro esempio lampante è quello di Amazon che in questo periodo dell’anno, con il suo Amazon Business, arriva ad offrire ai nuovi clienti sconti fino al 50% sul primo ordine.
E Jeff Bezos ne sa qualcosa di e-commerce e promozioni.

I vantaggi del Black Friday

La forza del Black Friday non è tutta nella vendite. Perché, se giocato bene, questo grande flusso di clienti nei vostri negozi, offline o online, può servire non solo a aumentare le vostre entrate ma anche a rafforzare il vostro brand.

Ecco allora i principali vantaggi del Black Friday messi uno dietro l’altro: vendite; visibilità; acquisizione di nuovi clienti; fidelizzazione.

Sulle vendite il perché è presto detto. Sconti speciali e offerte a tempo consentono di convogliare maggior traffico verso il tuo sito e-commerce, aumentando ordini e fatturato.

La visibilità del tuo brand? È una diretta conseguenza. Tutte queste offerte muovono traffico attraverso social e motori di ricerca: tali picchi di visite sul tuo sito daranno una buona spinta alla riconoscibilità  online del tuo brand.

L’acquisizione di nuovi clienti. Questi prezzi vantaggiosi sono una leva molto potente anche per rivenditori e grossisti, se  che possono decidere quindi di rivolgersi e testare nuovi fornitori.

La fidelizzazione per un’azienda B2B? Deve essere sempre un obiettivo primario, soprattutto nel B2B dove è più naturale avere rapporti venditore-cliente di lunga durata. Grazie alla comunicazione di offerte mirate ed esclusive infatti, il Black Friday contribuirà a creare una relazione a lungo termine basata sulla fiducia, sull’attenzione alle esigenze del cliente e sulla fornitura continua di valore.

Cosa non può mancare all’interno della vostra strategia

Il successo del Black Friday, inserito all’interno di una più ampia strategia di marketing che non miri esclusivamente alle vendite, è cruciale specie se consideriamo il rischio di attrarre clienti interessati solo ad ottenere un qualche sconto.

Ecco, dunque, alcuni suggerimenti chiave:

  • Pianificate in anticipo le vostre campagne: no ad attività pubblicitarie sotto data onde evitare competizione e costi troppo elevati;
  • Ottimizzate il vostro sito e-commerce, soprattutto dal punto di vista dell’esperienza utente: questo vi permetterà di gestire meglio gli sconti e aumentare il traffico, riducendo così il tasso di abbandono;
  • Utilizzate i vostri canali social, il blog e le newsletter. Questi canali sono indispensabili per coltivare relazioni e offrire promozioni esclusive ai vostri clienti. Per le aziende B2B, infatti, questo periodo rappresenta un’occasione d’oro per attrarre nuovi contatti e fidelizzare i clienti con contenuti e offerte personalizzate.

In conclusione, sfruttare appieno il potenziale del Black Friday richiede una strategia di marketing integrata e ben pianificata, utilizzando in modo intelligente gli strumenti e i canali di comunicazione appropriati.

Non hai ancora trovato la tua strategia? Contattaci, ti aiutiamo noi!