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Tag: sviluppo web

Come creare una landing page: gli elementi essenziali per le tue campagne

Può sembrare un elemento semplice, quasi scontato. E invece, dietro una landing page che converte, si cela un lavoro strategico preciso, integrato e multidisciplinare, capace di trasformare un semplice clic in un contatto qualificato o, meglio ancora, in una vendita.

In questo articolo vedremo insieme gli elementi essenziali che una landing page deve avere per definirsi efficace all’interno di una strategia multicanale, con un focus sul percorso di marketing ad hoc e i principi data driven, che sono alla base del nostro approccio.

La landing page: un touchpoint strategico

Pensare a una landing page come a una semplice pagina web equivale a sottovalutarne il potenziale. Una landing ben strutturata è un nodo chiave in un percorso utente e di marketing ben disegnato, in grado di:

  • Segmentare l’audience in base alla provenienza del traffico (Google Ads, Meta, E-mail, canali social, ecc.).
  • Guidare l’utente verso un’unica azione, chiara e misurabile (= spingere alla conversione).
  • Fornire insight concreti sulle performance della campagna e del comportamento dell’utente.

Noi di VStrategy® partiamo sempre da una domanda fondamentale: “Qual è l’obiettivo reale di questa landing page e dove si inserisce nel percorso multicanale seguito dall’utente?” È da qui che strutturiamo, sviluppiamo, misuriamo e ottimizziamo.

Gli elementi essenziali di una landing page

Per costruire una landing page ad alto tasso di conversione, ogni componente deve essere pensato con uno scopo strategico. Ma quali sono gli elementi chiave?

Headline chiara e d’impatto

È la prima cosa che l’utente legge. Deve contenere una descrizione chiara e concisa di cosa stai proponendo al tuo pubblico target. Stai vendendo un benefit concreto? La risoluzione a uno specifico problema?
Esempio: “Aumenta i lead qualificati del 37% con il nostro metodo di advertising multicanale”

Sottotitolo persuasivo

Approfondisce la promessa fatta nel titolo e introduce il contesto. Lavora sulla leva del “perché continuare a leggere”, introducendo e anticipando i benefit o la tua proposta di valore.

Call to Action evidente (e ripetuta strategicamente)

La CTA deve essere una, unica, chiara e coerente con l’obiettivo. Posizionata in punti chiave.

Proposta di valore chiara

Dare il giusto risalto alla UVP (Unique Value Proposition).
In poche righe: perché l’utente dovrebbe fidarsi e convertire proprio qui e ora?

Benefit e features

Fornisci una panoramica dei benefit della tua azienda: che problemi risolvi per i tuoi clienti?
È il momento di enunciare qualche feature (soprattutto se la tua azienda offre un prodotto o un servizio di utilizzo non comune).

Proof e trust signals

Numeri, recensioni, loghi, certificazioni, case study: riducono la frizione psicologica e aumentano la fiducia.

Visual coerenti e funzionali

Non devono solo “essere belli”, ma guidare l’occhio, creare contesto e rafforzare il messaggio.

Assenza di distrazioni

Una landing che converte non ha menù, non ha link esterni, non ha vie di fuga. È una rampa di lancio che mira all’azione.

Copywriting persuasivo

Utilizza leve psicologiche (urgenza, scarsità, esclusività), ma anche un tono professionale e chiaro che si adatti al tone of voice della tua azienda.

Strategia alla base della creatività

Spesso si cade nell’errore di dare priorità alla grafica o allo stile visivo, dimenticando che una landing page deve essere progettata anche attorno ai dati.

  1. Analisi del traffico e delle fonti: da dove arriva l’utente? Qual è il suo livello di consapevolezza?
  2. Allineamento con il percorso dell’utente: la landing si trova in fase di acquisizione, nurturing o conversione? (Se ti sfugge che cosa sia il lead nurturing, dai un’occhiata qui).
  3. Definizione del KPI principale da monitorare: contatto, download, acquisto, richiesta demo o prenotazione?
  4. Creazione dei contenuti in ottica CRO (Ottimizzazione del tasso di conversione): copy, tasti call-to-action (o di chiamata all’azione), microcopy, testimonial, proof e layout devono tutti favorire la conversione.

Landing page e strategia: una sinergia invisibile ma fondamentale

Una landing da sola non può funzionare, ma deve essere parte di un sistema più ampio, dove ogni canale – advertising, email, retargeting, SEO, social – ha un ruolo ben preciso.

Nel nostro approccio, la landing è sempre connessa a un funnel personalizzato, che tiene conto di:

  • Intenzionalità del traffico (freddo, tiepido, caldo)
  • Automazioni post-conversione (email nurturing, CRM, remarketing)

Ogni step è monitorato con KPI precisi, per ottimizzare in tempo reale le performance della tua campagna.

Hai bisogno di una landing page per la tua nuova strategia di advertising? Contattaci.