LinkedIn Pharma B2B: strategie vincenti ed errori da evitare
Molte aziende di pharma B2B non sentono l’importanza di promuovere il proprio marchio via social? Eppure il social media marketing è un canale eccellente per il marketing B2B: basti pensare che nel 2023 il 25,1% degli utenti social italiani (imprese comprese) ha conosciuto un nuovo brand proprio su una piattaforma social, o che il 60% degli acquirenti controlla proprio sui social un marchio sconosciuto prima di effettuare l’acquisto.
È ovvio, il modo di comunicare e la finalità è bene cambino di piattaforma in piattaforma e la scelta dei social più indicati per il settore sta alla base una buona strategia di marketing B2B, ma se le cose si fanno con professionalità e puntando sempre all’interesse dei possibili utenti i social rispondono, eccome.
Pharma B2B: quali piattaforme per il proprio marketing
Man mano che i mercati crescono, le aziende si ritrovano – che lo vogliano o meno – a diventare parte di reti sempre più ampie ed entrare di fatto in concorrenza con tutte le altre aziende del settore: essere sui social – come abbiamo già indicato in questo articolo sul marketing B2B – significa esistere, giocare a pieno la propria partita.
Per il settore farmaceutico i “campi da gioco” privilegiati sono soprattutto le piattaforme ricche di flussi informativi, come LinkedIn, Facebook e X.
Se quest’ultimo è uno strumento che consigliamo di valutare solo alle grandi aziende B2B, per condividere news ed interagire con i propri follower, Facebook e LinkedIn sono perfetti anche per le piccole e medie aziende che vogliono fare rete con i professionisti, unirsi a gruppi del settore e condividere i propri articoli.
Il re social per il marketing B2B nel settore farmaceutico: LinkedIn
In Italia la preferenza per LinkedIn per chi lavora nel Pharma B2B esiste ed è in forte sviluppo, ma all’estero è davvero un primato. Non sorprende a dire il vero: LinkedIn registra più di 67 milioni di imprese iscritte e ospita più della metà della forza lavoro italiana.
Di fatto sta rappresentando un canale rapido e sicuro per le aziende che vogliono collegarsi con medici e prescrittori per incentivare l’utilizzo dei propri prodotti ed è riconosciuta come la migliore piattaforma per il marketing B2B.
LinkedIn per il settore Pharma: i tre errori più grandi
Prevenire è meglio che curare, un semplice detto popolare che dovrebbe però essere un mantra per un’azienda che vuole investire. Ecco dunque i tre errori più significativi nei quali un’azienda B2B può inciampare su LinkedIn.
- Curare solo il profilo aziendale e non quello personale. Su una piattaforma di fatto professionale la credibilità va costruita anche attraverso il profilo personale dei responsabili di vendita e di coloro che poi si interfacceranno con i potenziali clienti. È importante che un profilo personale non si limiti a elencare le esperienze, ma riesca a dimostrare la propria professionalità, a tutto tondo.
- Non condividere articoli e materiale informativo. Condividere contenuti dettagliati, anche lunghi e scientifici è un ottimo modo per condividere valore con i tuoi follower, mostrando le proprie conoscenze e competenze. Così come i post, i tuoi articoli su Linkedin potranno ricevere reaction e commenti e piaceranno a Google, che reputa LinkedIn un social affidabile: saranno facilmente indicizzati sul motore di ricerca.
- Non avere una strategia. Un insieme di buone pratiche non può funzionare se slegato da una pianificazione attorno a un obiettivo preciso e misurabile: i risultati non si ottengono sul breve termine e c’è bisogno di progettazione, di studio e valutazione mensile del coinvolgimento del proprio target, per generare lead sempre più qualificati.
I due assi nella manica per una Signora strategia su LinkedIn per il settore Pharma B2B.
Ebbene si, non abbiamo ancora svelato tutto. Ci sono due feature di LinkedIn che rendono questa piattaforma ancora più appetibile per le aziende che vogliono farsi notare nel mare magnum del settore farmaceutico. Si tratta di strumenti eccezionali e potenti che vanno utilizzati, però, con grande attenzione e professionalità, altrimenti rischiano di ritorcersi contro, causando danni all’azienda.
Il comment marketing
Con questa strategia un’azienda lascia commenti significativi su post e articoli per costruire relazioni con le altre aziende, per generare traffico verso il proprio profilo e aumentare audience e brand awareness. Fondamentali per questa tecnica sono la costanza e la scelta accurata dei profili su cui lasciare il proprio commento: i profili scelti non devono solo avere un buon numero di follower e un buon traffico, ma devono anche pertinenti al settore Pharma. I commenti poi fanno l’80% del lavoro: non devono essere dei meri copia e incolla e non devono contenere elementi di giudizio, ma piuttosto devono contribuire a fornire punti di vista, condividere approfondimenti e stimolare la conversazione. Attenzione anche ai commenti spam, che di certo non contribuiscono a promuovere un brand ma rischiano invece di rovinare la propria reputazione online.
I gruppi LinkedIn
Cercare i gruppi più interessanti per la vostra azienda e il vostro target Pharma è un’occasione unica per divenire parte di una comunità di professionisti del settore attiva ed arricchente. E non solo: con un’adeguata ricerca attraverso keyword all’interno del gruppo stesso rivelerà gli utenti più in target, verso i quali focalizzare la propria attenzione con commenti e condivisioni mirate. Attenzione quindi ai contenuti: è bene evitare attività promozionali troppo spinte, che andrebbero non solo a ledere la propria immagine aziendale, ma anche la propria partecipazione al gruppo (i regolamenti di queste community spesso non contemplano l’attività di vendita).
Un esempio di un buon gruppo LinkedIn per il settore Pharma B2B? The Pharmaceutical Marketing Group è il più grande gruppo di comunità farmaceutiche su LinkedIn, con 226.007 membri e mira a un networking di alto valore per il settore Pharma.
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