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Aprile 5, 2024

Pinterest e B2B: non l’avete ancora considerato?

Nel definire una strategia di marketing aziendale B2B la soluzione “LinkedIn” è quella che pare ovvia al 90% delle aziende. Bene, corretto. Ma perché sottovalutare Pinterest?

Di fatto la piattaforma fondata nel 2010 da Evan Sharp, Ben Silbermann e Paul Sciarra continua a confermarsi uno strumento straordinario sia per attrarre potenziali clienti che per incrementare le vendite. Come?
Andiamo a scoprirlo assieme.

Pinterest: molto più che un social

Il social network che non è un social network.

Ciò che è Pinterest ce lo dice Pinterest stesso: «è un motore di ricerca visiva per trovare idee». E non solo, perché è anche la collezione di immagini più fertile della rete. Pinterest offre ispirazioni visive in qualsiasi ambito e si attribuisce proprio alla sua tendenza puramente “ispirazionale” il fatto che le persone vadano su Pinterest per se stesse, più che apparire, per vivere meglio nel mondo reale, più che rifugiarsi in quello virtuale, come già nel 2015 dichiarava l’Head of Brand David Rubin.

E altra buona notizia: il bacino che un’azienda può trovare su Pinterest è già caldo, e visita la piattaforma con l’intenzione di acquistare. Si tratta di super acquirenti, pronti a spendere il doppio rispetto a chi compra su altre piattaforme social.

Pinterest e B2B

Come già accennato Pinterest si rivolge a un mercato che all’80% è a domanda diretta: tra i suoi acquirenti ci sono anche aziende di ogni tipo, alla ricerca del prodotto e del servizio giusto.

Per un’azienda che vuole farsi trovare, i vantaggi offerti da questa piattaforma lato azienda sono importanti:

  • Collegamenti incorporabili in ogni Pin: ogni post Pinterest (chiamato Pin, per l’appunto) può contenere un link. Un fattore non da poco, in grado di generare  un traffico verso siti ed e-commerce maggiore del 33% rispetto a Facebook.
  • La durata dei Pin è a lungo termine e può arrivare fino a 4 mesi: un dato importante se si considera che un post LinkedIn ha una vita media di 24 ore.
  • Il numero di follower non conta molto e non contribuisce alla visibilità dei tuoi contenuti: la tua azienda potrà ottenere buoni risultati fin da subito.
  • L’advertising di Pinterest è più economico e più efficace: il 55% degli utenti utilizza la piattaforma alla ricerca di prodotti specifici e, di conseguenza, le sue campagne performano il quadruplo di quelle sugli agli canali social.

Farsi trovare su Pinterest: un profilo ottimizzato

Pinterest e B2B sembrano dunque un’accoppiata vincente, ma potete aumentare ulteriormente le probabilità di successo per la vostra azienda ottimizzando il vostro profilo. Perché? Perché ciò che conta su Pinterest – come abbiamo già detto – è farsi trovare. Per riuscirci è fondamentale che la vostra azienda imposti le giuste keywords, in un’ottica fortemente SEO: l’obiettivo deve essere quello di far sì che l’algoritmo di Pinterest capisca nel dettaglio chi siete e di cosa vi occupate, perché possa poi mostrarvi alle aziende più pertinenti.

Per questo il nostro consiglio è quello di creare un documento che riassuma le 20 keywords più pertinenti per il vostro business in questo momento.
Infine: non scordare di inserire una o due keywords nel nome del tuo business e nelle informazioni e partecipa al Programma commerciante verificato. Il tuo profilo così performerà meglio!

Pinterest è per tutte le aziende B2B?

Tra i vari stereotipi attorno al connubio di Pinterest e B2B c’è l’idea che sia una piattaforma per aziende del settore artsy, moda o design. Ma questo è, per l’appunto solo uno stereotipo, perché su Pinterest si cerca davvero di tutto. A tutte le aziende B2B converrebbe stare su questa piattaforma, soprattutto perché il 96% delle ricerche più popolari non include riferimenti a brand: gli utenti cercano solitamente il prodotto, il servizio.

Ciò che è importante per farsi notare e conoscere?
Avere delle immagini originali, di ottima qualità e risoluzione, in formato verticale. Pinterest dichiara infatti che l’80% degli utenti settimanali hanno scoperto un nuovo brand o un nuovo prodotto proprio grazie a un’immagine sulla piattaforma.

Pinterest e B2B: un investimento sicuro

Nel terzo trimestre del 2023 la piattaforma ha registrato un +15% nell’aumento dei ricavi e dei profitti: un risultato dovuto all’incremento degli utenti e della loro fidelizzazione, ma anche alla capacità di Pinterest di monetizzare il tempo speso sulla piattaforma.

Tra le decisioni vincenti del 2023, infatti, c’è anche il potenziamento dello spazio pubblicitario sull’app, che ha portato una crescita nelle impression degli annunci del 26% rispetto allo scorso anno. Di conseguenza il prezzo delle inserzioni è calato del 12%, portando il livello di monetizzazione a crescere significativamente.

Un quadro decisamente ghiotto (e confortante!) per un’azienda che vuole puntare al B2B.

Come avrete capito, Pinterest rappresenta un’ottima opportunità per le aziende che vogliono puntare sul B2B. Ora non vi resta che preparare il vostro documento keywords, una raccolta delle migliori immagini della vostra azienda e dei vostri prodotti (in formato rigorosamente verticale!) e inaugurare l’avventura.

Non preoccupatevi, rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi info e necessità.
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