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Luglio 26, 2022

Perché? Perché! Perché…

Lo ammetto… da piccolissimo, alla domanda: “che lavoro vuoi fare da grande?” Rispondevo: “il pilota d’aerei”. È vero, giocavo con i Lego, ma la passione di creare strategie, in realtà, è sbocciata da ragazzo, quando ho scoperto Risiko! e Monopoly. I miei due giochi da tavola preferiti da sempre.

Poi, ahimè, solo a 28 anni comprendo che questa mia attitudine poteva essere un lavoro. Meglio tardi che mai. Oggi ho 31 anni e sono davvero felice della scelta che ho fatto, in primis quella di essere un imprenditore e in secondo luogo, di mettere questa mia inclinazione nel scovare soluzioni al servizio degli altri e delle mie aziende. 

È proprio questo il punto. Al centro di tutto ci sono le motivazioni.

Quando le ho ri-scoperte e definite, la domanda: “Cosa vuoi fare da grande?” è passata da essere una domanda da un milione di dollari ad una domanda che ne vale cento.

Perché amo aiutare le persone, perché le persone sognano di far diventare le proprie realtà delle grandi realtà e soprattutto perché adoro la crescita con i cambiamenti positivi che essa porta. 

Attraverso la strategia di marketing e digital marketing riesco a disegnare quadri con delle strade percorribili ed efficaci. Trovare soluzioni e innovazioni nei processi. Analizzare i risultati per poi implementare con altre soluzioni.

Grazie alla strategia l’azienda può raggiungere i risultati che si è prefissata.

Ho capito che finché si parte dagli strumenti non si possono ottenere risultati concretamente duraturi, ecco perché ho deciso di strutturarmi e diventare azienda. Una realtà verticale solo ed esclusivamente nelle strategie senza operatività. Noi gestiamo l’operatività. Oggi condividiamo il nostro perché attraverso la strategia di marketing che verticalizza poi nelle strategie di web marketing. Partiamo dall’azienda, nella fase iniziale non ci bastano venti o cento domande. Passiamo intere giornate nell’azienda, dobbiamo capire. Dobbiamo conoscerla e cerchiamo di farlo nel più breve tempo che si può, consapevoli della questione che come una persona un azienda non si può conoscere neanche in un giorno.

Finiamo di conoscerla gestendo il progetto che abbiamo ideato, basato sull’azienda, sulle sue potenzialità come anche i suoi punti di debolezza. Basato sul mercato di appartenenza e la sua buyer persona. 

È bello misurare risultati strabilianti derivanti da soluzioni impensabili e apparentemente poco significative, come trasformare tessere segnapunti di carta in utenze per l’e-commerce appena creato. Come trovare margini significativi in dei touchpoint del customer journey che non si vedevano nemmeno. I grandi cambiamenti derivano sempre da piccole azioni e da grandi perché.

In merito alla questione “Perché” devo ringraziare una persona: Matteo, che ha voluto condividere uno dei libri più importanti che abbia mai letto: il libro di Simon Sinek, “Partire dal perché”. 

Nonostante fossi sulla “buona” strada, non riuscivo ad essere del tutto consapevole che il perché è l’unico motore in grado di far raggiungere alte vette e non lasciarle più. Rimanere sempre in vetta significa non fermarsi mai. Non fermarsi mai significa essere posseduti da forti e chiare motivazioni.

Oggi parecchio “marketing” parte dai “come” e dai “che cosa”: dovresti comprare il nostro telefono perché la batteria dura di più, dovresti volare con noi perché i nostri voli costano meno ecc. 

Aziende che utilizzano il marketing in questo modo, come il buon Sinek insegna, tendono verso benefit di breve periodo, perennemente in balia della concorrenza. Una gara senza fine. 

Abbiamo scelto di partire dai nostri “perché” di sposarli e di praticarli con i “come” e i “che cosa”, perché per noi non esiste nulla di più importante della missione.

Un bellissimo proseguimento di giornata e come sempre: Buon Marketing!