Stai misurando i tuoi numeri nel modo corretto?
Il termine KPI (key performance indicator) a breve potremo sentirlo anche nelle scuole e dal giardiniere che cura la rotatoria comunale e questo è un bene perché significa che si è capita l’importanza della misurazione dei dati di ritorno.
Occorre però fare un piccolo approfondimento della questione.
Mi ricordo che uno dei miei mentori quando ero ventenne mi disse: “Ricordati sempre che i numeri quando strapazzati dicon sempre la verità”.
Ergo occorre strapazzare i numeri se si vuol sapere davvero come stanno andando le cose.
Un paio di domande sulle quali ho riflettuto facendo esperienza?
- Basta solo strapazzarli? No, perché i numeri vanno anche saputi interpretare!
- Quanto pesa il grado interpretativo nella gestione dei numeri? Occorrono KPI ultraprecise, solo azzeccando davvero le KPI si riescono a stanare i numeri giusti e si può dire addio a possibili interpretazioni che ci conducono fuori strada!
Arrivo subito al punto con un esempio.
Ho un attività che produce e vende lampade. Ho una pagina Facebook con la quale condivido foto dei miei prodotti, curiosità su Edison che si vocifera non sia effettivamente il primo ad aver inventato la lampadina, la tipologia di materiali innovativa che utilizzo per costruire le ancora poco famose lampade. L’obiettivo della pagina è fornire alla mia attività una linea parallela di vendita.
Come da bravo autodidatta, accedo agli Insight della piattaforma (pannello di controllo KPI e gestione pagina) verificando l’andamento dei numeri.
Noto con molto piacere che in soli tre mesi la mia pagina ha raggiunto 5k+ follower e 5k+. È davvero fantastico, significa che qualcosa nella mia comunicazione sta funzionando.
Mi ritengo soddisfatto e… passano altri mesi…
Sono passati sei mesi e ti dico la verità il mio morale non è proprio alle stelle. Fatico con le vendite online. La pagina Facebook, sì, continua a sfornare like, ma non è la linea di vendita parallela che mi ero immaginato.
Bene, ora torno ad essere lo stratega del marketing più simpatico del mondo.
Perché il mio finto me nonostante tutti quei follower e like non aveva una pagina che convertiva?
Le risposte possono essere tante e proprio a causa di questa molteplicità occorre sapere che numeri andare a strapazzare. Ancora oggi, purtroppo, si valuta spesso il lavoro di un social media manager a peso di follower e like anche quando gli obiettivi non è diventare Chiara Ferragni.
Ma allora che metriche si dovrebbero strapazzare?
Intanto accorgersi per tempo che la pagina non converte. Poi da li andare in profondità, nel nostro bellissimo caso delle lampade, possiamo capire quale o quali sono state le maggiori cause di tutta quella affluenza. Vedere quali genere di post hanno tirato di più, in quale zona, affiancando la cosa a delle analisi magari di mercato e dei nostri competitor ecc. ecc.
Di certo il numero di follower e di like non sono le KPI principali da tenere sott’occhio!!!!
La lista di azioni da fare se si vuol capire davvero è lunga e nella maggior parte dei casi, ahimè ci si ferma davanti alla pagina che fornisce il provider della piattaforma: in questo caso Facebook.
Strapazziamoli sti numeri che abbiamo… Dietro ai numeri si celano grandi potenzialità di crescita.
Buon proseguimento di giornata, buon lavoro e…
BUON MARKETING!