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Giugno 20, 2022

Perché il marketing strategico non può abbandonare le aziende. PERCHÉ?

Obiettivo dell’articolo: SENSIBILIZZAZIONE

Chi mi conosce su LinkedIn sa che racconto il marketing anche attraverso i giochi da tavola. Ora facendo riferimento al poker: 

Poker di assi in mano: il più grande cruccio delle aziende è il reperimento di nuovi clienti. 

Il grande bluff: la cura ideale sono mettere in atto le pratiche di web marketing più in voga del momento. 

In realtà è una pensiero che volge al breve termine e non fa assolutamente bene all’azienda praticarlo.

È altrettanto vero che se non controllate adeguatamente queste pratiche quando mostrano tutta la loro efficacia possono diventare un vero e proprio boomerang che ci torna indietro dandoci una bella botta. 

Starai pensando: “Ma quando mai?”

Eheh, la pensavo anch’io come te quando iniziai col porta a porta per poi arrivare ad avere buoni profitti ed una azienda autonoma. Ci ho sbattuto qualche dentino. Credimi nella maggior parte dei casi avere più clienti quando non si è pronti a riceverli è un vero disastro dunque basare le proprie azioni tutte sul marketing definito operativo: pubblicità Google, pubblicità Facebook, pratiche di indicizzazione sito web, pubblicità per l’e-commerce ecc. Ho notato che con il passare del tempo nelle attività di business si crea una sorta di equilibrio azienda e nr clienti quando le aziende sono valide.  

Ora mi spiego meglio andando nel concreto.

Molte aziende, ma soprattutto professionisti in realtà non scalano il proprio business (e per fortuna) perché non hanno la struttura e prima ancora la strategia per farlo. 

Oggi ci farà da case study… 

Rullo di tamburi…

Francesco Verzoni, me medesimo. 

Dopo il primo periodo della mia vita lavorativa, un misto di gavetta, opportunità e tante batoste mi sono reso conto che se volevo davvero crescere avrei dovuto smettere di concentrarmi sul singolo cliente, ma sulle fonti e soprattutto sulla mia struttura per poter essere in grado di gestire il new business insieme alle altre iniziative che il mio amico cervello sfornava anche troppo spesso. 

Apro l’armadio e tiro fuori lo scheletro: lo ammetto sono partito senza strategia, ho stabilito un percorso che a grandi linee avrei perseguito da quel momento in avanti, ma senza troppi dettagli, senza studio, analisi e in totale mancanza di collegamento.

Sono stato davvero fortunato perché al mio fianco ho trovato mentori pronti a sostenermi e la risorsa che oggi mantiene e gestisce in maniera completamente autonoma quella che era il mio centro lavorativo h24. 

Mi è andata bene, perché la risorsa ha appreso velocemente ed in maniera ottimale tutti i meccanismi e le procedure che sostengono a tutt’oggi l’attività e nel contempo siamo riusciti a migliorare la qualità del servizio offerto aumentando il numero di clienti attraverso strumenti di marketing e web marketing.

Abbiamo rivisto il Customer Journey e ottimizzato processi di up-selling, cross-sell ecc. Abbiamo puntato molto anche sulla fidelizzazione,  ad esempio, ho pensato ad un sito web che raccontasse i nostri valori e senza volerlo si è rivelato una vera e propria manna in quanto ci ha permesso di differenziarci rispetto ai competitor. Offriamo ai nostri clienti uno strumento per poter prendere appuntamento direttamente dal sito, non è il “solito” sito che racconta una sub-Agenzia di Assicurazioni.

Ma il punto è, ci è andata davvero bene, non studiando ed elaborando a dovere una strategia di marketing verticale nel web marketing, tuttavia in un paio d’anni siamo riusciti cogliere nel segno seppur andando alla ceca. 

Come vedi non sono qui a dirti che se non acquisti da noi o da qualche altra parte un vero e decente progetto strategico insieme ai servizi di consulenza strategica vai a gambe all’aria, è potenzialmente una grossa balla. 

Il vero concetto che mi ha fatto davvero riflettere – ed è uno dei motivi per i quali ho creato questa azienda – è: “mai più nessun imprenditore che voglia crescere deve affidarsi al caso, alla fortuna, che, beh si sa, non ci vede a volte e tutti e ripeto tutti gli imprenditori che voglio davvero far crescere la propria azienda hanno potenziale per diventare saldi colossi e scalare il proprio business. Parte tutto dalla strategia, aziendale, che comprende quella gestionale, di marketing, di web marketing ecc. 

Situazione reale:

Mettendo che sei un’azienda che vende servizi – occhio, la stessa cosa vale per qualsiasi altro tipo di azienda.

Il tuo reparto vendite si perde una percentuale di contatti, ha un’organizzazione e gestione del tempo non al top ed è un reparto talmente autonomo che fatica ad integrarsi con gli altri reparti dell’azienda, insomma ha qualche ingranaggio da sistemare. Ora dimmi:

“Cosa te ne fai di un sito web che attrae un fantastiliardo di persone grazie all’annuncio pubblicitario acquistato su Google?”

VISIONE A BREVE TERMINE

La visione a breve termine ci aiuta parecchio a dare il via ad iniziative di questo tipo, otteniamo risultati abbastanza tangibili nel giro del breve termine e a quel punto nasce ODIF, è l’alter ego di FIDO, è sempre un cane che si morde la coda, ma ODIF al contrario di FIDO non è nostro amico.

Non è nostro amico che ci spinge dentro una vortice vizioso di spese fine a se stesse e soprattutto ci fa correre dietro alle mode del marketing contemporaneo. 

In questo tipo di visione la pratica operata per (non)raggiungere l’obiettivo diventa:

Google ADS (pubblicità su Google del proprio annuncio) —>  SUPER BAD PRACTICE (SBP)

VISIONE A LUNGO TERMINE

La visione a lungo termine sviluppa una strategia e dei piani composti da azioni concrete che ci avvicinano man mano al nostro obiettivo fino al suo raggiungimento. 

Ecco perché, per noi addetti ai lavori, diventa fondamentale partire dalla strategia di marketing per poi andare in verticale sul digital marketing. Al contrario partendo dai servizi si continua a delegare la parte primaria, quella strategica alla dea bendata. Peraltro siamo tutti vittime di manipolazioni: guarda caso tutte le realtà che offrono servizi operativi come sito web, advertising e altre pratiche OPERATIVE sono aggiornate su quelli più in voga che non sono altro che best practice attuate da aziende con una strategia che hanno raggiunto dei veri risultati. 

Ora, giusto per contestualizzare e non essere frainteso, guarda come cambia la pratica di prima se avvalorata da una strategia:

Google ADS (pubblicità su Google del proprio annuncio) —>  SUPER BEST PRACTICE (SBP)

La sigla è esattamente la stessa, come il tipo di operatività.

Fammi sapere se siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo. 

Spero avrai capito che abbiamo una missione un tantino tosta: portare le parole innovazione e cambiamento nelle aziende. Ma si sa, solo le sfide impossibili valgono la pena di essere affrontate no?!

Buon Marketing!