Evviva il riciclo!
La tecnologia, il frutto della nostra ratio più sopraffina, ha portato con sé tanti ma davvero tanti effetti collaterali positivi e no. In tutti i campi e in tutti i sensi, così come nel marketing, si è assistito ad un evoluzione senza precedenti, basta pensare che ultimamente le campagne elettorali sono approdate su Tik Tok. Tutta questa tecnologia ha portato una bella e grossa ventata di aria “fresca”.
Sto per arrivare ad un bel “ma”, uno grosso come una casa.
MA, il problema spesso è che viene sottovalutato il “vecchio”, l’analogico, o meglio siccome si tratta di vecchio appunto non viene preso in considerazione. Dimenticarsi che alcune pratiche analogiche conservano dei valori immortali.
A me piace il vecchio.
L’antico stile orientale mi ha da sempre affascinato ed appassionato. Lo percepisco ricco di contenuto e di mistero. Rispetto allo stile occidentale ha un qualche cosa di profondo e rilassante. Sono di certo un suo grandissimo fan. Anche qui, MA, stili a parte, è necessario trovare un equilibrio, dove il nuovo riesce a comunicare con il vecchio. Quando viene trovato l’equilibrio è BINGO.
Arrivo subito al punto e ti fornirò una strategia bella e pronta da poter utilizzare per la tua azienda!
VECCHIO
Qualche anno fa le aziende spendevano tanti, ma tanti soldi in campagne di volantinaggio, vele ecc. Oggi sono rimaste in 3 o 4. Forse sono rimaste le onlus e qualche compagine di telefonia di quelle coi collaboratori che consegnano a mano i volantini nei centri commerciali. La lacuna più grande di queste strategie è l’incognita. Si riescono a quantificare: il costo per la stampa dei volantini, quante persone sono state raggiunte, quante hanno detto “sì” e quanto è costato arrivare fisicamente in quel posto dall’associazione. Per quanto riguarda tutti gli altri dati che interessano a uno come me, non abbiamo riscontri. Non sappiamo perché e le persone hanno detto “no”, non sappiamo quante di queste hanno spostato il 5×1000, che quindi sono andate in up-selling, non sappiamo se e quante hanno deciso di perorare la causa attivandosi con il passaparola.
Si lavora un pò alla ceca, a sentimento. Per carità io sono un sostenitore convinto dell’istinto, ma tutto ha un suo equilibrio e l’istinto è un’altra storia.
NUOVO (più in voga, ma lo stesso poco proficuo)
Oggi la principale convinzione è che basta utilizzare strumenti digitali per stare al passo coi tempi e poter accedere al proprio mercato. Di primo acchito anche un associazione potrebbe dire: “non facciamo più volantini, mandiamo una mail, facciamo una bella newsletter”.
Di certo entreremo in possesso di un maggior numero di metriche ma in egual maniera stiamo lavorando con la legge dei grandi numeri e ahimè questa legge è sempre meno proficua e come dice il termine stesso impiega una gran quantitativo di energie e risorse non necessarie.
Comunque è necessario rendere bene la mira.
Per le associazioni il discorso si complica all’apparenza perché si pensa che tutti potenzialmente potrebbero essere interessati alla propria causa. Lavorando nel piano emozionale si dicono: “troveremo x persone su y emozionalmente più o meno disposte”. Forse. “Vendendo” libere offerte non si pongono obiettivi concreti come ad esempio aumentare l’offerta media, piuttosto che portare il 30% dei clienti in up-selling ovvero vendendogli il 5×1000 oltre che l’offerta liberale iniziale. E trasferendo i volantini su di una newsletter credono che il gioco è fatto. Tutt’altro, la newsletter è uno strumento molto potente solo con poche categorie di clienti, la maggior parte è spam.
IL VECCHIO AFFINATO DAL NUOVO
Rimaniamo con i due nostri volontari al centro commerciale. Anziché consegnare un semplice volantino, consegnano un esperienza digitale da far fare quando l’utente è più comodo. È risaputo che ci si reca nei centri commerciali per fare la spesa o shopping e di certo l’attenzione del malcapitato in quel preciso momento è rivolta solo verso i propri obiettivi: compare ciò che ha deciso di comprare. Poi c’è la fila alle casse, poi c’è la paura di non trovare il proprio articolo, poi ci sono tanti poi.
Quindi, viene offerta da volontari (formati) un’esperienza. Consegnato il volantino, scansito il qrcode l’utente inizia la sua esperienza alla fine della quale ottiene qualcosa (è un qualcosa stabilito dalla profilazione della buyer persona, cliente target), in caso di abbandono gli verranno chiesti feedback. A questo punto il viaggio dell’utente può essere sviluppato in mille maniere diverse, può condurlo ad una prima e semplice donazione per poi fidelizzarlo con la newsletter con la quale si farà up-selling eccetera eccetera.
In un percorso ipotetico come questo avremo sotto controllo i parametri a noi necessari. Ogni parametro verrà modulato in base ai nostri obiettivi e sulla base degli strumenti utilizzati.
Fammi sapere cosa ne pensi, se sei un associazione ti conviene scrivermi una mail XD
Scherzi a parte, uno stupendo proseguimento di giornata e buon marketing.