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Maggio 16, 2022

Pt 6 – Mancanza di collegamento

La comunicazione monotematica è amica per la pelle della mancanza di collegamento. Perché in realtà non basta differenziare. 

Sicuramente seguire una tipologia di comunicazione monotematica è fuori dubbio meno piacevole rispetto ad una differenziata. Ad esempio, leggere, sentire o vedere la stessa tipologia di contenuti condivisi sulla pagina Facebook è noioso. Fai finta che l’azienda x, produttrice di macchine industriali, tutti i mercoledì alle 10:00 condivide un post dove racconta e fa vedere il funzionamento delle sue macchine. Ok, ne avrà di 300 tipi che basterebbero per riempire qualche anno di comunicazione, ma allo stesso tempo dopo anche solo 2 post del genere direi che il suo pubblico ha capito di cosa si tratta. Allo stesso tempo, tecnicamente solo l’azienda x è in grado di cogliere le sfumature fra una macchina e l’altra, di fatto agli occhi del suo pubblico la comunicazione risulterà monotematica. 

Ora racconterò un aneddoto che mi ha riguardato da vicino, dal quale ho davvero imparato molto. 

IERI L’ALTRO L’ALTRO

Prima di aiutare le aziende elaborando strategie di marketing, facevo l’assicuratore. E nell’ultimo periodo di servizio ho avuto un approccio ravvicinato con il mondo del web per la mia ex azienda e quindi anche dei social. 

Da “addetto ai lavori” non riuscivo a cogliere il punto. Mi spiego, ho fatto costruire un sito secondo come la mia testa avrebbe voluto che il cliente si approcciasse digitalmente nei miei confronti. Call to Action (bottoni da cliccare), form contatti, percorsi studiati con un obiettivo (funnel) ecc. ecc. Tutte cagate. La mia comunicazione era basata sul perché DEVI ASSOLUTAMENTE acquistare una polizza di qualche sorta e sul guarda quante cose ti spiego. Questa polizza ti serve perché ti copre la casa, quest’altra perché la scarichi dalle tasse e via dicendo. Morale della favola: il sito veniva usato dagli utenti per verificare gli orari di apertura al pubblico del mio ufficio. Punto.

La stessa cosa vale per la pagina Facebook che fortunatamente all’epoca ho deciso di rimandarne l’apertura. Sarebbe stata una pagina contenente post informativi del tipo: siamo professionali, siamo colti, siamo amichevoli e questi sono i prodotti migliori per te.

Attenzione, ho copiato quello che ho visto fare dai miei ex competitor. Ho preso quelli più fighi e tarato di conseguenza la mia comunicazione. 

Ultima analisi autocritica, avevo creato dei giri sul sito pazzeschi, arrivava il mess su whatsapp, poi andavi sul sito, poi scrollavi, poi scaricavi il pdf poi ci dovevi chiamare poi… hai abbandonato a whatsapp. 

Nel frattempo ero frustrato, chi non lo sarebbe. Pensi di fare una cosa a regola d’arte, soprattutto figa e quando non arrivano i risultati compare la frustrazione, è normale. 

Infine, un po’ amareggiato, mi sono fermato. 

OGGI

La comunicazione efficace è SEMPLICE.

Ho ripreso in mano la comunicazione dell’azienda come consulente esterno. Ho ristudiato e analizzato mercato, competitor (concorrenza), buyer persona (cliente target) ecc. e ho rielaborato una nuova strategia. Non dico come sta andando neanche a voce bassa, sono un po’ scaramantico, ma puoi intuire. Dopo un completo wash out dal settore, ho apprezzato il punto di vista del potenziale cliente. Oggi l’Azienda non parla di prodotti, non racconta tecnicismi, alle volte parla in dialetto. Oggi l’Azienda offre dei servizi in digitale per i suoi clienti, come prendere appuntamento autonomamente dal sito, il cliente può farlo a qualsiasi ora, da qualsiasi posto. Oggi per l’Azienda, Facebook è la piattaforma usata per condividere informazioni utili su procedure, aggiornamenti legislativi e curiosità divertenti del settore. 

La comunicazione è incentrata sulla fidelizzazione della clientela (che porta altra clientela, essendo un attività locale), fine, nulla di più. Ho scritto su un foglio bianco “FIDELIZZAZIONE”, l’ho puntato e da li sono ripartito. 4 domande banali sul come l’Azienda possa fidelizzare davvero i suoi clienti e la differenziazione di cui parlo è uscita fuori in maniera naturale. Il bello è che in maniera altrettanto automatica è davvero TUTTO collegato. 

A buon rendere e buon marketing!