Pt 5 – Comunicazione monotematica
Ti sei mai chiesto: “a chi è rivolta davvero questa comunicazione x?”
Se la risposta è “siorsì”, c’è la quasi certezza che buona parte dei contenuti condivisi nelle varie piattaforme superino le aspettative del tuo pubblico.
Se la risposta è “no, condivido quello che capita” beh, la “fortuna” sarà la tua alleata migliore.
Dunque, buona fortuna.
Analizzando parecchie tipologie di comunicazione in ambiti anche completamente diversi e studiando, approfondendo i numeri per migliorare le performance, mi sono accorto che con il tempo ho suddiviso le aziende in due macro categorie: Aziende Boomerang e Aziende Servizio.
Lasciando l’etica da una parte, in sostanza, al di là del moralismo e soprattutto di quello finto, ho trovato degli effetti curiosamente diversi per le due tipologie di comunicazione.
Aziende Boomerang
Sono tutte quelle aziende i cui contenuti sono al 60% auto-celebrativi e per il 40% informazioni auto-compiacenti.
Mi spiego meglio.
CONTENUTI AUTO-CELEBRATIVI: sono rappresentati da momenti di traguardo raggiunto.
INFORMAZIONI AUTO-COMPIACENTI: sono rappresentati da un semplice 10 e lode dato a se stessi, ai propri prodotti o ai propri servizi.
Ora, al di là delle critiche o peggio giudizi, per come la vedo io stanno a zero, sono per “ognuno come gli pare, ognuno dove gli pare e ognuno come si sente” Cit.
Approfondendo le conseguenze di questo tipo di comunicazione ho notato che il pubblico rimane apatico, distante. Per logica, riflettendoci un pò, questa reazione è corretta, è un tipo di comunicazione che l’azienda lancia verso l’esterno, quando la vera direzione è l’interno di se stessa. Di fatti, torna indietro come un boomerang.
Ripeto, giudizi sciocchi a parte, credo che sia un tipo di comunicazione più immediata, più semplice, non ci si devono porre interrogativi profondi e sono sicuro che come me all’inizio continuano a cascarci in tanti.
Esempi pratici:
- Oggi siamo andati a ritirare il premio come miglior istituto innovativo che combatte problemi di calvizie nel mondo;
- Grazie presidente X che ci hai onorato con la stelletta perché siamo molto bravi;
- Oggi abbiamo sconfitto la disoccupazione assumendo 300 nuovi dipendenti.
Fruendo di contenuti di questo tipo, cosa ti rimane? Cosa te ne viene? Hai migliorato concretamente anche solo un secondo della tua vita? Pensi che il Brand abbia conquistato più fiducia nei tuoi confronti?
Oppure ti ha trasmesso: “siamo davvero importanti e non siamo alla tua portata?”
Puoi rispondere sinceramente, sono pensieri.
TRASFORMAZIONE SURREALE (secondo la mia visione)
- Puoi iniziare a combattere il problema di calvizie mangiando pomodori, ha fatto bene anche all’ex pelatone che vedi in foto (mentre consegna il premio tanto ambito);
- Mega selfie di oggi: presidente X, domani a chi toccherà? Muhuhahahah
- Rubrica “Come stanno i nostri nuovi dipendenti”.
Aziende Servizio
Sono realtà che hanno a cuore il proprio cliente target, tengono davvero a lui perché con il loro mestiere riesce a migliorare il livello del proprio benessere. In senso completamente ampio. Un grafico che si mette a nudo e anziché postare su LinkedIn il raggiungimento di un nuovo cliente importante, condivide con la community il ragionamento fatto per portare a termine il suo lavoro (Alessandro Giammaria). Il mitico Fabio che coltiva la rubrica delle news più interessanti che riguardano il mondo digital, ora un sacco di gente sa che per restare ulteriormente aggiornata basta che si guardi uno dei suoi brevi video, anche ironici, il sorriso non manca mai. Questo per non fare esempi distanti dalla maggior parte di noi. Un’azienda cliente anziché condividere notizie di primati mondiali raggiunti, condivide informazioni utili concretamente ai suoi clienti e potenziali clienti. Ho i numeri, li hai anche tu, guarda i social.
Distinti i due grandi gruppi, arrivo alla monotematica, occorre differenziare la comunicazione adottata dalle Aziende Servizio:
- Condivisione informativa;
- Condivisione pratica;
- Condivisione azione.
Tenere a mente che per ottenere una autentica audience non basta stare dalla parte giusta, occorre differenziare perché il nostro cliente ha bisogno di tutto quello che siamo in grado di dargli.
In pochi parlano di COME hanno fatto. Dei problemi che hanno riscontrato e di COME hanno fatto per risolverli o non risolverli.
Siamo qui per servire gli altri. È sicuramente il mio punto di partenza.
Il prossimo articolo si intitola: mancanza di collegamento
Uno splendido proseguimento di giornata e…
Buon Marketing!