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Aprile 18, 2022

Pt 2 – Il copia e incolla

Può sembrare semplice parlare di quanto sia sbagliato il copia e incolla, soprattutto se circoscritto al copiare pari pari il materiale che si reperisce sul web. 

È un discorso più ampio.

Premetto che: qualsiasi azione si faccia nel web è per condividere qualcosa con qualcun altro, informazioni, prodotti, servizi ecc.

Nel momento in cui condividiamo qualcosa che non è nostra o fatta nostra – al di là del mero concetto di proprietà intellettuale – non sarà efficace. Saremo uno dei tanti, un numero o per dirla in linguaggio degli internauti un link come un altro. 

Mettiamo caso che due aziende competono in internet con il proprio e-commerce sullo stesso prodotto. In questo contesto non ci interessano né nome, né logo, facciamo finta che abbiano entrambe gli stessi gradi di Brand Awareness e Brand Proposition (utopia, ma stiamo facendo finta) ecc. I due competitor sono pari in tutto, anche sul prezzo di vendita dell’articolo. A questo punto la domanda: “in quale e-commerce compreresti quel prodotto?”

Sarebbe indifferente. 

L’indifferenza viene creata dal copia e incolla, ecco perché è molto importante essere autentici, siamo tutti diversi, possiamo avere delle similitudini, tuttavia è altrettanto vero che ognuno di noi (vale anche per le aziende) ha delle caratteristiche UNICHE. Sono le peculiarità a fare la differenza. Attenzione, non significa andare contro corrente o divenire il “bastian contrario” di ogni situazione optando per azioni estreme in ogni circostanza, significa far presente alle persone che girano per il web quali sono le nostre VERE caratteristiche distintive. 

Contestualizziamo pragmaticamente l’esempio per i canali social.

Oggi siamo un azienda artigiana che confeziona tende d’arredo indoor. Avremo in comune ai nostri competitor dei fornitori di tessuti, di tende semi confezionate ecc. ecc. Ci capiterà di mostrare allo stesso cliente la stessa merce. È questo il punto. 

Sarebbe utile incentrare buona parte della nostra comunicazione sui prodotti? 

Rischiamo di diventare quel numero che non ci si addice. In questo specifico caso sarà il come a fare la differenza. Come lavora la nostra azienda nei confronti del cliente. 

Scimmiottare la massa non porta alcun beneficio. Ci si affida alla legge dei grandi numeri sempre meno generosa. Vedo pagine social su pagine, identiche se non per il nome, il logo e la località: post di quanto siamo fighi, post troppo tecnici per essere compresi incentrati su di un prodotto che rivendono in mille, post legislativi “si deve fare così perché io so”. È triste perché da consumatore fatico a scegliere. Sono portato sempre di più a guardare il prezzo piuttosto che l’interno della scatola.

Amazon ne è la piena dimostrazione.

Prima di Amazon c’erano Ebay come altri marketplace. Dopo di Amazon, il vuoto. Amazon ha puntato tutto sulle sue peculiarità, inconfondibili e uniche. Ha ideato un Customer Journey fra i più efficaci. Al di là delle opinioni soggettive è un dato di fatto. Ha creato una “catena di montaggio” davvero efficiente. Gli stessi prodotti si possono trovare ovunque, ma a tutt’oggi non esiste azienda che abbia la stessa “catena di montaggio”, peraltro basata sulla comodità dell’utente ad ampio spettro. Mi riferisco a tutto il metodo, acquisto e spedizione che ha ideato e messo in piedi. Se hai acquistato su Amazon riesci a capirmi, alle volte mi è capitato di comprare un articolo sulla piattaforma semplicemente per la comodità di averlo il giorno dopo a casa mia anziché prendere l’auto sorbirmi un po’ di traffico ecc.

Per dire agli altri “sono UNICO” occorre conoscere a fondo la propria azienda. 

La mia esperienza? 

È stato difficile, ora lo è un po’ meno. In ogni cosa che condivido mi pongo mille domande fra le quali:

  • Sono io?
  • Qual’è il mio valore aggiunto?
  • Questo è il mio tono di voce?
  • Mi sceglierei?

Il prossimo motivo per il quale non otteniamo l’attenzione che vorremo nei canali social è: “L’Advertising non è una scorciatoia”.

Buona giornata e Buon Marketing!