Il sito web… Bello, mi piace!
Bello e brutto, due parole da abolire quando parliamo di marketing.
Caro imprenditore, spero (come sempre) che quello che leggerai possa aiutarti. Oggi in particolar modo, a valutare meglio le richieste fatte agli operativi che lavorano per la tua comunicazione: logo, sito, post su Facebook, grafiche ecc. ecc.
È facile cadere in tentazione della parola bello, come quando Gesù veniva tentato dal Diavolo nel deserto.
Oggi biblico 😀 .
Ieri ho partecipato ad una riunione con un cliente dove si è discusso di restyling completo del sito web, grafica, copy, layout, funnel ecc. È un azienda che opera nel settore chimico-farmaceutico e in questo momento il sito web ha bisogno di una “rinfrescata”. L’esperienza dell’utente che entra sulla piattaforma in questione non è più allineata con i nuovi obiettivi. Prima era un sito “vetrina” – nel momento in cui esiste un sito, deve fare necessariamente qualcosa. La parola vetrina non rende l’idea in quanto statica e di sola apparenza, dunque è ingannevole – ora dovrebbe diventare una piattaforma dove il potenziale cliente (B2B) deve fare qualcosa, mi fermo qui vista la riservatezza del caso.
In sostanza, approvata la strategia di marketing che ho ideato per quest’azienda, siamo partiti, e ieri c’è stata la riunione “web site” insieme al grafico, al copywriter e allo sviluppatore web. Hanno partecipato anche il commerciale di punta e il direttore commerciale oltre che il CEO.
Le frasi più gettonate: “questa cosa però era bella”, “quest’altra cosa era attraente”, “quest’altra invece no”.
Cacchio, è difficile non parlare a modi dottorino, però tengo oltremisura ai piani ben riusciti e il bello o il brutto non sono le leve che ci interessano. Nel marketing esiste ciò che funziona molto bene, ciò che potrebbe funzionare o nel peggiore dei casi ciò che non funziona affatto.
Non possiamo valutare il logo o, come in questo caso, il sito della nostra AMATA azienda come belli. Il logo nello specifico è il nostro marchio e deve trasmettere necessariamente qualcosa, anche se appare come “brutto”, tuttavia riesce a trasmettere quelli che sono le caratteristiche peculiari dell’azienda allora VA BENE! Questo concetto vale per ogni altra cosa compreso il sito web.
Mi spiego meglio.
Secondo i dati elaborati per la piattaforma, come tempi di permanenza, quante persone vanno nella pagina x, quante altre trovano il sito grazie alla ricerca Google, quante di queste scrollano e fanno quella cosa ecc., abbiamo ritenuto necessario rivalutare il sito nella sua interezza. Visto e considerato che ora l’utente dovrà compiere davvero delle azioni, è necessario rivedere il copy, ovvero la componente testuale, il layout e la parte grafica insieme alle call to action, i famosi bottoni che l’utente dovrebbe cliccare quando interessato.
Tutti questi elementi tengono conto dei valori aziendali da trasmettere, il tono di voce, come l’azienda si propone nei confronti dei suoi clienti e gli obiettivi.
Ora ne sparo uno a caso e banale, sempre per motivi di assoluta riservatezza.
Vogliamo attirare nuovi clienti con il nostro sito internet e farci contattare direttamente da li, perfetto.
Sequenza a caso, ogni azienda è a sé.
Il copy è la nostra voce, parlerà al nostro posto, quindi come sopra, dovrà avere il nostro tone of voice, dobbiamo essere riconoscibili e dovrà portare il nostro interlocutore a cliccare quel famoso bottone. La grafica dovrà venire in aiuto del copy, agevolargli il lavoro. Il layout dovrà essere come le mura dell’abitazione, corridoi dove sono richiesti e soprattutto, semplicità.
La nostra opinione qualitativa non ha senso di esistere mettendo insieme tutti questi fattori. L’obiettivo primario è quello di riuscire a creare un’ecosistema che fa bene il suo mestiere.
Che ci piaccia o meno, essere belli non significa essere bravi.
Hai mai riflettuto in quest’ottica?
Spero di averti fornito un diverso paia di occhiali, non dico di buttare via subito quelli vecchi, intercambiarli con il giusto equilibrio può essere sempre utile.
Il prossimo articolo: “6 motivi per i quali non ottieni l’attenzione che vorresti sui canali social pt 1: partire senza strategia”.
Come sempre uno splendido proseguimento di giornata e…
Buon Marketing!