Come ideare una valida strategia per la Brand Awareness
Oggi, un presente dove non si parla d’altro che di brand e personal branding, se avessi la tv e ci fosse il notiziario del Marketing tipo tg1, ogni servizio verrebbe strutturato su questo tema. Senz’altro attuale, avere consapevolezza del proprio marchio e aiutarlo a crescere sotto tutti gli aspetti nel tempo è fra i compiti del bravo imprenditore.
Yes, but…
Un po’ come il fatturato che prende parte al balletto come protagonista alla risposta della domanda: “Quali sono gli obiettivi aziendali?”, il brand è una conseguenza e non è direttamente considerabile piano d’azione. Un occhio puntato, di tanto in tanto, alla cosiddetta brand awareness come da strategia di marketing, ma l’altro sempre fisso sulle azioni importanti, quelle di tutti i giorni, quelle scritte nel piano di marketing. Quelle che in realtà, nel concreto, ci aiuteranno ad accrescere il brand nei vari aspetti.
Mi piacciono gli elenchi, lo sai, ed eccone uno pronto all’uso, dove riporto gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione:
- Tone of voice: il tono di voce della tua enterprise può essere tante cose: amichevole, serioso, professionale, dinamico, aggressivo, gentile, pulito, semplice ecc., è essenziale che sia A U T E N T I C O ;
- Gestione del cliente nelle varie fasi del suo viaggio: il Customer Journey (ne parlo proprio nel mio podcast);
- Alla base di tutto, ovviamente, metodo di lavoro aziendale efficiente;
- Comunicazione aziendale con l’interno e l’esterno: la nostra strategia di marketing.
Lavorando su questi punti, giorno dopo giorno, con la costanza della formica, otterremo risultati non indifferenti per il nostro brand e personal branding.
Pensaci, è reale, operare quotidianamente con il focus sulle 4 macro aree sopra, conoscerai nuovi clienti, fidelizzerai quelli vecchi, intraprenderai nuove partnership, evolverai insieme al tuo progetto di business. E la conseguenza altrettanto verace e tangibile? Hai di fatto aumentato la tua brand awareness.
Voglio raccontarti una storia, e pensa che sono sicuro ne hai una simile anche tu da raccontare perché funziona davvero così. Mi riferisco alle “istituzioni locali”, divenute tali nel tempo.
Nel paese dove sono cresciuto, un paesotto di campagna che oggi farà 6 mila abitanti circa, c’è sempre stata una tabaccheria e tutt’oggi presente e molto attiva. Io la chiamo Poppins. Tutto ciò che puoi trovare in una cartoleria specializzata, una tabaccheria aggiornata a tutti i servizi disponibili per la comunità, ad esempio l’abbonamento degli autobus, Amazon Hub, Gls Point, varietà di caramelle provenienti da ogni angolo del mondo, un po’ di giocattoli ed il gioco è fatto.
Quando non riesci a reperire un articolo per la scuola, vai da Poppins, lui apre la sua borsa, pronuncia: “supercalifragilistichespiralidoso” e come per magia ecco l’articolo inizialmente introvabile davanti ai tuoi occhi.
Anche nei paesi limitrofi lo sanno tutti, nessuno escluso.
Hai una storia simile anche tu vero?
Bene, analizziamole.
Nel mio caso, Poppins e il padre prima di lui, hanno voluto accogliere alcune esigenze della comunità. Con il tempo hanno superato le aspettative delle loro varie buyer persona (cliente target). Hanno poi mantenuto il trend, continuando ad aggiornarsi sempre nei medesimi campi.
Ad oggi non hanno un logo figo, un sito web o una pagina social. Hanno iniziato la loro comunicazione tanto tempo fa, perseverando, giorno dopo giorno, nel soddisfare le richieste del potenziale cliente pertinenti ai loro settori.
Hanno costruito un castello con basi solidissime. Questo è vero marketing.
La conseguenza di tutto?
Possiamo essere certi che nell’area di interesse di Poppins tutti sanno cosa offre, come lo offre e perché dovremmo andare da lui nel caso in cui ne abbiamo bisogno.
Ultima analisi: il suo personal branding.
Da manuale perché A U T E N T I C O .
Di fatto si rivolge a bambini, studenti, padri e madri di famiglia. Lui ha famiglia, non ricordo con esattezza se con 6 o 7 figli, porta avanti l’attività con la moglie e qualche figlio più grande.
Sommariamente, loro sono in grado di parlare con genitori e bambini, hanno fatto di sé stessi la propria buyer persona in maniera naturale, perché corrispondente al vero.
Se hai delle lacune in uno o più dei quattro punti scritti sopra, pensaci, non sprecare investimenti e tempo inutilmente. Saltare delle tappe fondamentali per arrivare direttamente a lavorare sulla brand awareness, brand satisfaction ecc.
Scrivimi e parliamone, se alla base esiste un valido progetto, possiamo lavorare insieme per raggiungere i traguardi desiderati.
Il titolo del prossimo articolo: “E-mail marketing – COME”.
Buon Marketing.